TERAMO – Entro il mese di settembre potrebbero esserci importanti novità sullo studio e la cura dell’osteoporosi, grazie al contributo decisivo fornito dal progetto SERiSM finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana nell’ambito della missione VITA in corso sulla Stazione Spaziale Internazionale, di cui è responsabile Mauro Maccarrone, docente di Metodologie Biochimiche dell’Università degli Studi di Teramo. Attraverso le cellule staminali isolate dal sangue di Maccarrone, ‘rieducate’ a produrre tessuto osseo sulla stazione spaziale in assenza di gravità, e messe al sicuro in un congelatore, saranno riconsegnate al rientro della navicella Dragon e analizzate nei laboratori a terra: potrebbero fornire importanti informazioni nel trattamento dell’osteoporosi e costituire utile guida per approntare un nuovo studio clinico.
-
Mobilità attiva, numeri record per la chirurgia vascolare del Mazzini
I numeri confermano la competitività del reparto ospedaliero diretto dal dottor Pagliariccio, soprattutto nei trattamenti mini... -
Cibus et Salutem, all'UniTe un premio per gli istituti alberghieri sui menù della quarantena
Gli studenti vincitori potranno iscriversi gratuitamente all'Università di Teramo, che lancia il nuovo Corso di laurea... -
Troppo Ferro fa male alla salute: lo dicono i biologi dell'UniTe
Un team di ricercatori teramani ha pubblicato un'importante scoperta scientifica sulle infiammazioni